Capitolo 20: Padre Pio nel convento |
Refettorio |
"Il pasto era per lui il più grande tormento. Sentiva nausea di qualsiasi cibo, per cui mentre i frati cominciavano a mangiare, lui continuava a pregare. gli aveva quasi sempre nel tiretto della mensa dei biscottini durissimi o dei ceci abbrustoliti e, durante il pranzo, invece di mangiare le vivande che gli portavano, metteva in bocca alcuni ceci o qualche pezzo di biscotto, che rosicchiava lentamene, dando a tutti la sensazione di mangiare. Negli ultimi due anni della sua vita non mangiava quasi più nulla." (Padre Alberto, ricordi, esperienze, pag. 89-91) |
Luigi Peroni: "In questo refettorio Padre Pio occupa il posto vicino alla finestra: ogni giorno egli vi è presente per il solo pranzo, per per lui inizialmete è di circa 100 grammi di vivande, e in seguito, dal 1945 in poi, si riduce a soli 15 / 20 grammi giornalieri. (Peroni, 442) |
P. Nunzio a P. Marcellino: "Padre Pio mangiava tanto quanto niente. Una volta ho accompagnato alcuni ragazzi di Campobasso a San Giovani Rotondo. Uno di essi, Vito Imbrenda, si rivolse a Padre Pio in questi termini: "Padre, dicono che voi mangiate poco, però siete abbastanza robusto e state in buona salute." Padre Pio si rivolse ara ragazzo, e sorridendo: "Piccirì, segno che il terreno è buono!" Come dire a me basta poco, il terreno è fertile, basta un piccolo seme, per fare un buon raccolto." (110) |
P. Nunzio a P. Marcellino: "A pensarci bene, non ho mai visto Padre Pio bene acqua come non l'ho mai visto mangiare pane. A questo proposito posso ricordare che quando c'era il digiuno eucaristico il sacerdote e i fedeli non potevano bene nemmeno un sorso d'acqua a partire dalla mezzanotte fino al momento della comunione. Era un sacrificio non indifferente per tutti. Immagina la messa vespertina. Quando Pio XII riformò questa norma, riducendola a tre ore prima, Padre Pio commentò la riforma papale con parole di elogio per il Pontefice. "Benedetto questo Papa che ha fatto questa riforma. Sia proprio benedetto!" |
So con certezza che Padre Pio beveva un bicchiere di vino dolce "marsalotto" che chi preparava le mense del refettorio gli faceva trovare al suo posto." (109) |
Padre Nunzio a Padre Marcellino Iasenzanino: "A proposito del refettorio devi sapere che Padre Pio aveva una certa ripugnanza per le arance. Infatti quando c'era lui non si passava questo frutto. Una volta, io ero accanto a lui, e ne tirai fuori una dal cassetto. Padre Agostino mi fulminò con gli occhi. Padre Pio si accorse del mio imbarazzo, e rivolto verso di me, sottovoce, mi disse: "Eh! Uagliò: E' mangiatille." Naturalmente io non mi feci pregare." (Mischitelli, Il confratello, pag. 103) Nel refettorio ogni frate aveva generalmente on posto fisso. I tavoli erano forniti di cassetti, dove il frate conservava posate, tovagliolo, bicchiere, frutta non mangiata, e qualche volta avanzi della propria porzione di pasto. (Mischitelli, Il confratello, pag. 103, nota 1) |
P. Pio, rispondendo a una domanda
di Padre Giambattista Colavita: “Ma io sento fame; prima di scendere a
refettorio sento il desiderio di mangiare, ma poi, appena vedo il cibo,
mi si chiude lo stomaco.” (P. Marcellino Iasenzaniro, Padre Pio
profilo di un santo, I Volume; Fede, virtù cristiane, voti religiosi,
Edizioni Padre Pio, San Giovanni Rotondo, 2010, pag. 412)
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Padre Agostino garantiva che Padre Pio mangiava solo circa 20 grammi di cibo ogni 24 ore”.40 40 (Positio I/1, p. 945) (Pena, 22)
Fra' Modestino: "Padre Pio mangiava pochissimo. A volte niente. Egli assaggiava appena le pietanze, poi le passava subito a Padre Anastasio da Roio che, a mensa, gli sedeva accanto." (Modestino, Io testimone, 29)
"Di rado gustava un bicchiere di vino, una fettina di fegato di maiale, dei carciofi o delle rape che gli mandavano da Pietrelcina" (Modestino, Io, 29)
Fra’ Modestino afferma che un giorno Padre Pio gli disse: “Figlio mio, prega per me. Ho il ventre gonfio e mi fa male. Oggi ho mangiato solo 30 grammi di cibo. Il regalo più grande che mi può fare il superiore è dispensarmi dal mangiare”. (Positio II, p. 147) (Pena, 22) (Modestino, Io, 29)
Il Visitatore Mons. Rossi, parlando della nutrizione del Padre, e basandosi su varie testimonianze, precisa che «c’è un poco di esagerazione» quando si dice che «vive quasi di aria». Molto non mangia, ma mangia. Faceva però meraviglia come «potesse reggere tante ore in confessionale» senza una adeguata alimentazione (Castelli, Inchiesta, 112)
Una cosa che meravigliava i medici era come il frate potesse sopravvivere quasi senza mangiare, se non il minimo indispensabile. Padre Damaso da Sant’Elia a Pianisi dice: “Una volta stette senza mangiare per 20 giorni. (Positio I/1, p. 569) (Pena, 22)
Non c’è quindi da meravigliarsi di ciò che riferisce il 5 maggio del 1956 padre Carmelo Durante, in occasione del Simposio internazionale di malattie coronariche. Il medico inglese Ewans dichiarò: “Per noi medici, padre Pio è biologicamente morto. Bisogna tener conto della quantità di calorie che brucia quotidianamente nello svolgimento della sua attività, e, dall’altra parte, di quelle che assume mangiando così poco, al limite della sopravvivenza. Bisogna anche pensare al sangue che perde tutti i giorni come egli stesso ha testimoniato e che è provato dall’esame delle bende del costato. Quindi, in forza del principio scientifico delle calorie necessarie per l’esistenza umana e delle leggi che regolano l’equilibro fisico-psichico dell’organismo, per noi medici è biologicamente morto. In altre parole, umanamente non è possibile che un uomo in tale situazione possa sopravvivere, e tanto meno operare come lui opera senza interruzione, tutti i giorni. (Positio II, p. 820) (Pena 23) |
Padre Pio e i frati a refettorio. Mosaico nella chiesa di San Pio
Davanti alla porta del refettorio. C'e' sempre un'ultima cosa da fare prima di entrare.
Padre Pio prende il suo posto a refettorio con gli altri frati
Il refettorio antico e il secondo refettorio, con il posto assegnato a Padre Pio
Padre Pio assaggia il cibo della mensa degli operai durante la costruzione di Casa Sollievo |
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Terrazzo: |
Terrazzo:
Sul terrazzo da solo e con fra' Daniele. Convento: Helenio Herrera |
Capelli: Vincenzo Miniscalchi veranda cella Padre Alessio |
Padre Pio al voto
Quando Padre Pio andava in paese a votare era una festa per tutti. Egli si recava al seggio elettorale, situato generalmente in una scuola elementare, per fare il suo dovere di cittadino obbediente. Ma per la gente, malgrado la comprensibile tensione, comune alle tornate elettorali, era sempre una festa, anche col lancio di fiori e confetti che coprivano il cofano della macchina. Uscita dal seggio
In macchina |
Automobile Padre Pio saliva in macchina quando doveva andare a votare e quando voleva rendersi conto da vicino del progresso nella costruzione dell'ospedale. Come da immaginare c'era competizione tra i pochi possessori di automobili, a chi spettava l'onore di portare Padre Pio. |
Anche Bardazzi porto' qualche volta Padre Pio.
Il dr. Sanguinetti pure. Padre Pio va al sito di costruzione dell'ospedale (In piedi sono i fratelli Zeni)
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Matteo Ricciardi il 23 maggio 1954
Matteo Ricciardi, tassista di San Giovanni Rotondo era abituato a dire : "Sono l'unico tassista al mondo ad avere accompagnato un santo.
Matteo accompagnò Padre Pio a votare nelle elezioni politiche del 23 maggio 1954.
Matteo raccontava che dopo aver fatto il militare, quando tornò non aveva un posto di lavoro. Si recò da Padre Pio.
"Era il 4 ottobre 1950 alla fine della confessione Padre Pio mi disse: "Fatti una macchina e porta le persone."
Mi comprai una fiat 1440 targata FG9345 e iniziò così la mia carriera da tassista, grazie al consiglio del mio amico Padre Pio."
"Un altro giorno che ricordo come se fosse ieri, era il 23 maggio 1954, era il giorno delle elezioni comunali. Fui io ad accompagnare Padre Pio alla scuola elementare dove doveva andare a votare.
Nel tragitto venimmo assaliti dai fedeli, eravamo scortati dal carabinieri, tutti volevano avvicinare il frate. Solo io avevo l'onore di potergli stare al fianco... d'altronde lui aveva deciso della mia vita".
(Alice, Dino, Matteo Ricciardi l'autista amico di Padre Pio, Pellegrino di Padre Pio, 3 luglio 2012)
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Matteo Ricciardi |
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