Stigmate delle mani |
|
Natale, Pasqua, e altre liturgie speciali |
Natale Mercoledì delle ceneri: Padre Romolo Giovedì santo "sepolcro" Venerdì Santo: Venerdì Santo 16 aprile 1965, prima della funzione Fa da diacono a Pasqua al superiore Padre Raffaele Ascolta una messa |
|
Benedizione con l'Ostensorio "In Padre Pio mi impressionava particolarmente il modo con cui portava l'Ostensorio per la benedizione. Non ho mai visto niente di simile. Egli era totalmente immerso in adorazione. Non voglio dire che era in trance, ma che io vedevo in che modo egli fosse consapevole di chi stava portando. Spesso un sacerdote porta l'ostensorio con dignità. Ma con Padre Pio c'era molto di più: egli irradiava luce. Lui e l'ostensorio risplendevano come una cosa sola. Ero sempre commossa da questo." (Schug, 153-4) Suor Pia di Gesù Crocifisso, (Alix Brown prima di farsi suora) dell' Ordine delle Carmelitane Scalze, Philadelphia, Pennsylvania, in una intervista a Padre John Schug nel 1987) |
Nei Vespri serali si usava il piviale invece della pianeta, e Padre Pio faceva la benedizione con l'Ostensorio Padre Pio porta l'Ostensorio |
O usava semplicemente cotta e stola per le comunioni fuori della messa, che si facevano regolarmente su richiesta. Oppure per particolari benedizioni e cerimonie, come per i Terziari Francescani. |
La Messa di Padre Pio |
Sveglia alle due Padre Raffaele: “Andava a letto
quasi a mezzanotte, ed intorno alle 2:00-3:00 già la sua sveglia suonava
per la preparazione alla santa Messa.” (Positio
II, 1519) (P. Marcellino Iasenzaniro, Padre Pio profilo di un
santo, I Volume; Fede, virtù cristiane, voti religiosi, Edizioni Padre
Pio, San Giovanni Rotondo, 2010, pag. 149-50) Si alzava alle due Padre Eusebio Notte: “Si alzava nel
cuore della notte (2:00-3:00) e cominciava la preparazione alla
celebrazione della santa messa. Più di una volta mi ha supplicato perchè
lo accompagnassi all’altare prima dell’ora stabilita.” (Positio II,
299) (P. Marcellino Iasenzaniro, Padre Pio profilo di un santo, I
Volume; Fede, virtù cristiane, voti religiosi, Edizioni Padre Pio, San
Giovanni Rotondo, 2010, pag.150) Che sono 3 ore A P. Onorato Marcucci che 3 ore per
prepararsi alla Messa, dalle 2 alle 5 sembravano un pò troppo: “Che
sono tre ore. Cene vorrebbero dodici per prepararsi a celebrare il
santo Sacrificio.” (P. Marcellino Iasenzaniro, Padre Pio profilo di
un santo, I Volume; Fede, virtù cristiane, voti religiosi, Edizioni
Padre Pio, San Giovanni Rotondo, 2010, pag.151) Sto appeso A P. Tarcisio Zullo che gli
chiedeva: “Padre, non vi stancate a stare in piedi durante la santa
messa?” “Non sto in piedi, sto appeso.” (P. Marcellino
Iasenzaniro, Padre Pio profilo di un santo, I Volume; Fede, virtù
cristiane, voti religiosi, Edizioni Padre Pio, San Giovanni Rotondo,
2010, pag.153) Distacco P. Rosario da Aliminusa: “Padre Pio
mi diceva che, iniziata la Messa, egli non sentiva e non notava più
nulla di quanto accadeva in chiesa intorno a lui.” (Positio II,
1546-7) (P. Marcellino Iasenzaniro, Padre Pio profilo di un santo, I
Volume; Fede, virtù cristiane, voti religiosi, Edizioni Padre Pio, San
Giovanni Rotondo, 2010, pag.155) Fuoco che mi brucia Diversi confratelli notarono nel
corso degli anni che durante la Messa Padre Pio avvampasse di un fuoco
misterioso, come se avessa febbre alta. Una volta dopo le tre messe
della notte di Natale, fra Daniele si offrì di portargli una borsa
d’acqua calda. Padre Pio: “Con tutto questo fuoco che mi brucia, vuoi
portarmene ancora altro?” (Cronistoria del convento, f. 479) (P.
Marcellino Iasenzaniro, Padre Pio profilo di un santo, I Volume; Fede,
virtù cristiane, voti religiosi, Edizioni Padre Pio, San Giovanni
Rotondo, 2010, pag.156-7) Prima e dopo la Messa Si discuteva tra frati del tempo
necessario per la preparazione e per il ringraziamento della Messa.
Padre Pio: “A mio giudizio si richiederebbe un’eternità per la
preparazione e un’altra eternità per il ringraziamento.” (P.
Marcellino Iasenzaniro, Padre Pio profilo di un santo, I Volume; Fede,
virtù cristiane, voti religiosi, Edizioni Padre Pio, San Giovanni
Rotondo, 2010, pag.158) Tre ostie Lucietta Pennelli: “Era l’ultimo
giorno dell’anno e, aspettando che il Padre ci desse la comunione,
pensavo alla fortuna di ricevere Gesù dalle sue mani. Notai frattanto
che in tutto l’anno solo due volte non mi ero cibata del pane
eucaristico. Quando venne il Padre, arrivato a me, mi diede tre ostie,
quasi a sottolineare quella deficienza.” (P. Marcellino Iasenzaniro,
Padre Pio profilo di un santo, I Volume; Fede, virtù cristiane, voti
religiosi, Edizioni Padre Pio, San Giovanni Rotondo, 2010, pag.170) |
Daniele Cerioni ha una visione celeste
Daniele Cerioni, nativo della Sardegna e residente a Roma descrisse in una lettera a Fra Daniele la sua esperienza assistendo alla messa di Padre Pio:
Mentre insieme ai fedeli ero in attesa che P. Pio venisse in chiesa per celebrare la santa messa, ho visto uscire dalla sagrestia due file di angeli che lo precedevano: il Padre aveva a fianco la Madonna.
Si accostò all'altare, mentre la Madre di Dio si mise a un lato.
Appena cominciò il salmo "Introibo ad altare Dei", P. Pio diventò luminoso e tale rimase per tutto il tempo della celebrazione.
All'elevazione apparve Gesù che si fondeva in P. Pio: facevo fatica a distinguere le due persone.
Alla comunione la fusione divenne totale, per effusione d'amore".
Il Cerioni conclude lo scritto, pregando fra Daniele di domandare a P. Pio se quanto ha visto sia stata solo un'immaginazione fantastica o corrisponde invece a realtà.
Fra Daniele va nella cella del Padre e, mettendogli la lettera nelle mani, gli chiede se quel figlio spirituale ha visto giusto.
Il
Padre scorre lentamente quelle righe e poi dice: «La prima parte,
quella che accenna alla presenza degli angeli e della Madonna intorno
all'altare, è così». E rimane in silenzio.
«Padre — dice fra Daniele — , se è vera la prima parte, è vera anche la seconda parte».
E P. Pio acconsente con un cenno di capo.
(Fr. Marcellino Iasenzaniro, "The
Padre" Saint Pio of Pietrelcina, The great Family, third part, Padre
Pio, 2008, pag. 668-9) |
Testimoni della Messa di Padre Pio |
Padre Francesco Napolitano: "L'intera vita sacerdotale di Padre Pio fu contenuta tra due brillantissime luci: l'Altare e il Confessionale." (Napolitano, Brief bio, 80)
Padre Pio Capuano: "Forse la chiesa di San Giovanni Rotondo e' l'unica al mondo, che vedeva persone in attesa, sin dalle due di notte, per ascoltare una messa. E questo stando sotto le stelle, talvolta con la neve o la bora, con la pioggia o il freddo invernale." (Capuano, Con Padre Pio, 75)
Padre Francesco Napolitano: "Appena le porte della chiesa si aprivano, c'era una terribile commozione per giungere vicino all'altare dove Padre Pio doveva celebrare. Ognuno voleva stare il più vicino possibile. Poi, appena Padre Pio compariva sull'uscio della sacrestia, un velo di silenzio, di mistero divino, immediatamente scendeva sui fedeli, creando un'aria di profonda meditazione, di sensazione celestiale." (Napolitano, Brief bio, 54-5)
Mary Ingoldsby: "La chiamata a prima mattina nel cuore dell'inverno ad arrampicarsi sulla collina irta per giungere in tempo alla Messa delle 5 era un rito penitenziale a se stante. Io ricordo chiaramente come noi visitatori eravamo insoddisfatti del comportamento delle donne locali che aspettavano davanti alla porta chiusa della chiesa quella mattina, e ci demmo gomitate a vicenda quando noi tentammo di avvicinarci all'altare. Nel momento che Padre Pio apparve ci fu un silenzio totale. Il volto pallido e penoso di Padre Pio che saliva all'altare suggeriva il volto del Cristo sofferente, piegato sotto il peso della croce." (Ingoldsby, Life and mission, 105)
'Nel 1948, una sera del mese di aprile, con il suo amico Stanislaw Starowieyski, anche lui studente di Krakow, ma un po' piu' giovane e non ancora sacerdote, il futuro Papa Giovanni Paolo II, giunsero a San Giovanni Rotondo per vedere Padre Pio, "per ascoltare la santa Messa e possibilmente confessarsi da lui." Il giorno dopo Karol Wojtyla sentì la Messa di Padre Pio: "Fu lunga... Si poteva vedere dalla sua faccia che egli stava soffrendo profondamente. Io vidi le sue mani mentre celebrava l'Eucaristia: Il posto delle stimmate era coperto da una copertura nera. Noi eravamo consapevoli che qui sull'altare, in San Giovanni Rotondo, il sacrificio di Cristo stesso, un sacrificio senza sangue, si stava svolgendo, e allo stesso tempo, le sanguinanti ferite nelle mani ci fecero pensare al sacrifico completo di Gesu' Crocifisso.""Quest'evento rimase con me come un'esperienza indimenticabile." "Il ricordo rimane fino ad oggi, e in qualche modo, oggi ho davanti ai miei occhi, quello che io vidi allora." (Castelli, Investigation, p.70-1, nota 43.)
Guido Piovene: "Padre Pio celebrava Messa in un stato di estasi e rapimento." (Positio IV, 46)
Oscar De Liso: "La Messa non è così lunga come era negli anni passati, ma la qualità resta la stessa dei tempi andati. Appena Padre Pio va in estasi, egli diventa uno spettacolo di agonia. Gli occhi sono chiusi, la faccia è contorta in pena, le labbra tremano, le guance sono bagnate di lacrime. La sua estasi dura lungo tempo, mentre egli rivive la Passione della Croce. Per parecchi minuti egli si piega sull'altare e piange, rimanendo perfettamente immobile in un mistico trasporto. L'espressione della sua faccia è quella di un nomade dell'aldilà." (De Liso, Padre Pio, 10)
Mons. Giuseppe Petralia, arcivescovo di Agrigento: "Padre Pio durante la Messa riviveva nel suo cuore e nel suo corpo la tragedia della Passione. Egli riviveva l'agonia del Getsemani, la flagellazione nel pretorio, la coronazione di spine, le offese della folla, del sinedrio, dei soldati romani, l'umiliazione dell'ingiusta sentenza, il portare la croce, e la crocifissione con tutti i suoi tormenti. Questa era la Messa di Padre Pio: una genuina partecipazione, una missione di riparazione." (Ingoldsby, His life, 99-100)
Luigi Peroni: "Nella sua tormentata carne si rinnova la divina crocifissione, e, insieme ad essa, tutti gli atti cruenti della Passione: agonia, flagellazione, coronazione di spine, trafittura del cuore." (Perone, Padre Pio, 415-6)
Mons. Paolo Carta, Arcivescovo di Sassari: "Sull'altare Padre Pio era trasfigurato. Una aveva l'impressione che lo spazio e il tempo erano stati cancellati tra l'Altare e la collina del Calvario." (Ingoldsby, Padre Pio, 101-2)
Padre Domenico Mondrone: "Chiunque ha assistito alla famosa Messa di Padre Pio, non la dimenticherà' mai; uno aveva la vivida impressione che il tempo e la distanza tra l'altare e il Calvario, erano annientati." (Napolitano, Bio, 57-8)
John McCaffery: "Quando la Messa arrivava alla Consacrazione uno sentiva veramente di essere al centro dell'Universo." (McCaffery, Tales, 50)
Don Pierino Galeone: "Io ho visto chiaramente, mentre Padre Pio celebrava la S. Messa, cambiare le sue sembianze in quelle di Gesu'." (Galeone, Mio Padre, 69)
|
I frati con Padre Pio |
Padre Adriano Leggieri P. Adriano e P. Onorato
Padre Agostino da San Marco in Lamis
P. Alberto D'Apolito (il più alto, a sinistra)
P. Amedeo da San Giovanni Rotondo P. Anastasio da Rojo (occhiali)
Fra Angelantonio P. Antonio Gambale P. Angelico da Sarno
P. Basilio da Mirabello Sannitico P. Benedetto
P. Bernardo D'Alpicella P. Bernardo da Andermatt, ministro generale
fra Bill Martin futuro Padre Joseph Pius Martin
Padre Carmelo da San Giovanni in Galdo
P. Clemente da S. Maria in Punta, Amministratore Apostolico della Provincia Monastica di Foggia e intimo amico del vescovo di Padova Mons. Bortignon, anche lui cappuccino
Padre Clemente da Postiglione P. Costantino Capobianco
Fra' Daniele Natale da San Giovanni Rotondo
P. Donato da Welle Padre Emidio Cappabianca
P. Emilio da Matrice Padre Ermelindo Di Capua
P. Federico Carrozza Padre Fortunato
Fra Gerardo da Deliceto Padre Gerardo da Flumeri
P. Giacomo Piccirillo P: Giancrisostomo Zarrelli
P: Giovanni da Baggio Padre Giambattista Colavita
Fra Giovanni Sammarone da Trivento Padre Guglielmo Alimonti P. Guido
P. Ignazio da Ielsi P Leonardo Valentino Marcucci da San Giovanni Rotondo
p. Leone compagno di scuola P. Luigi d'Avellino
P. Marcellino Iasenzaniro Padre Mariano
P. Massimiliano da Porretta P. Mercurio Parziale e altri frati 1955
Padre Michelangelo da Cavallana e altri P. Michele Piacentino
Padre Narciso da Cervinara, nato Roberto M. Marro, pettina Padre Pio.
P. Odorico Tempesta 1936 Padre Onorato Marcucci da San Giovanni Rotondo
P. Paolino da Nola (a destra) P. Paolo Abbondandolo
Padre Pio Capuano quando era un giovane fraticello nel 1967
Pio Maria da Pisa Padre Raffaele da Sant'Elia a Pianisi
Ceneri imposte da Padre Romolo Pennisi da San Marco in Lamis
P. Rosario da Aliminusa (giornale in mano) P. Silvano Michele Monopoli
P. Tarcisio Zullo da Cervinara, con la mano poggiata sulla spalla di Padre Pio
P. Tommaso da Monte Sant'Angelo Padre Vincenzo
P. Vittorio Massaro Vittorio e Alessio Bill e Alessio
altri: qualcuno offere una mentina terremoto del 1948
Bardazzi offre l'agnello, ma Padre Pio sembra sconcertato
il 5 maggio mentre celebra il card. Lercaro. Piede sinistro visibilmente gonfio.
|
Pio Masone col padre Ettore Masone
luce negli occhi |
Torna all'Indice Capitolo 20 |