Padre Pio: un VIP tra Purgatorio e Paradiso |
Padre Pio sapeva quando una persona sarebbe
morta. Padre Pio poteva ottenere la proroga
del momento della morte. Sapeva se una persona è salva e quanto tempo rimarrà in Purgatorio. Era in contato diretto con le anime del Purgatorio. Aveva visitato il Pugatorio. Padre Pio pregava costantemente per le anime del Purgatorio. Padre Pio si prendeva su di se le sofferenze degli altri. Padre Pio sapevase una persona è già in cielo, e può accompagnare egli stesso le anime in Paradiso. Padre Pio emanava una luminosita' celestiale (radianza). A volte aveva l'apparenza di un gigante. |
Momento della morte.
Fra una settimana lascerai questo mondo Dopo la Messa e il ringraziamento Padre Pio chiamò da parte un uomo e gli disse: "Amico mio, fra una settimana lascerai questo mondo. Non temere! Preparati con umiltà. Ti starò continuamente vicino, e io stesso ti accompagnerò in cielo." L'uomo morì dopo una settimana esatta, e intorno a lui c'era gioia "perché certamente si sarà avverato che è andato in Paradiso." (Galeone, 80)
Momento buono Nicolino Pompilio aveva due sorelle, Maria e Antonietta. Quando Nicolino si ammalò gravemente, a 40 anni, nel 1920, Padre Pio disse alle sorelle: "Io prego tanto per Nicolino, non mi muovo un istante dal suo capezzale, ma egli deve morire, perché ora è il momento buono per lui. Se avesse altri dieci anni di vita non sarebbe più così." Nicolino morì "santamente" dopo pochi giorni. (Covino, 31-2) Ci vuole un altro po' di tempo La sera del 19 marzo 1947, Padre Pio andò a visitare il suo caro amico don Peppino Massa che era ammalato, nel giorno del suo onomastico. Dopo averlo confessato gli rivolse parole di conforto e poi disse: "Non ancora è arrivata l'ora dell'incontro con Cristo: ci vuole un altro po' di tempo." Don Peppino Massa morì nel luglio del 1947. (D'Apolito, Padre, 56-7)
Chi muore prima Padre Romolo disse a Padre Pio: "Noi due siamo quasi coetanei. Vorrei sapere chi deve morire prima. Padre Pio: "Vivremo a lungo tutti e due, però io morirò prima. E' stabilito che tu morirai molto vecchio." Padre Pio morì nel 1968, a 81 anni, Padre Romolo morì a novantacinque anni, nel 1981. (D'Apolito, Padre, 63) (Covino, 69-70)
Padre Luca da Vico Padre Luca da Vico del Gargano era superiore del nuovo convento di Pietrelcina dove aveva lavorato intensamente per la nuova chiesa, e temeva di essere trasferito. Egli visito' Padre Pio che gli disse: "Tu resterai per sempre a Pietrelcina, Anche dopo la morte." Padre Luca morì in Pietrelcina il 2 novembre 1949, ed è sepolto nel cimitero di Pietrelcina. (D'Apolito, Padre, 115-6)
Re Giorgio VI d'Inghilterra Secondo Kenneth Rose, nella sua biografia del Re Giorgio V d'Inghilterra, quando egli sali' al trono nel 1910 egli rifiuto' di dichiarare secondo la tradizione che il sacrificio della Messa e pregare la Vergine Maria sono "superstizione e idolatria." La sera del 20 gennaio 1936 nella stanza di Padre Pio c'erano il dottor Sanguinetti e Padre Aurelio da Sant'Elia a Pianisi che riporta il fatto. Mentre i tre parlavano, a un certo punto Padre Pio interruppe la conversazione, si inginocchiò e disse: "Preghiamo per il Re d'Inghilterra che presto si presentera' difronte al tribunale di Dio". Tutti e tre si misero a pregare in silenzio. La spiegazione la ebbero il mattino seguente quando dalla radio e dai giornali seppero che era morto Giorgio VI, re d'Inghilterra." (Parente, Padre 267-8) (Gallagher, Padre Pio, 138-9) (Carty, Padre Pio, 7-8) (Ruffin, Padre Pio, 241) (Gaudiose, Prophet, 118) Re Giorgio V d'Inghilterra
Camperà! Rosaria Balacco attestò: "Avevo 25 anni e mamma ne aveva 65. Un giorno dissi al Padre che ero preoccupata di rimanere sola, se mamma moriva. Padre Pio: "Hai voglia quanto camperà. Puo' darsi che muori prima tu." La mamma è morta a 96 anni, oltre trent'anni dopo il colloquio avuto con Padre Pio. (Iasenzaniro, Testimonianze, parte seconda, 305)
Hai voglia a campare! Padre Elia De Martino da Serracapriola, quando era ancora studente, nel 1940, disse a Padre Pio: "Io sono tubercolotico. Tutti mi dicono che sono spacciato, che devo morire." "Padre Pio guardandomi con un sorrisetto arguto e rassicurante disse: "Ah, tu devi morire? Hai voglia a campare, figlio mio." Padre Elia visse fino al 10 febbraio 2003. Aveva 87 anni. (Iasenzaniro, Testimonianze, parte seconda, 306-7)
Non morirai Padre Gian Battista Lo Monaco scrisse una specie di diario da cui si rileva che era un poco pauroso. Il 26 aprile 1939 disse a Padre Pio che lui si spaventava dei tuoni e lampi. Padre Pio: "Non ti spaventare dei fulmini, perché non morirai fulminato." Il 7 marzo 1940 disse a Padre Pio che c'era un terremoto a Palermo. Padre Pio: "Stai tranquillo. Non morirai sotto le macerie." Il 4 marzo 1940 doveva partire per l'America. Chiese a Padre Pio di Pregare per lui: " Non vorrei finire come Giona nel ventre di una balena". Padre Pio: "Non temere. Non morirai annegato!" Padre Gian Battista celebro' la prima messa a San Giovanni Rotondo nel 1937 e Padre Pio gli disse: "Prenotati pure per il venticinquesimo e io ascolterò la tua messa. Così avvenne. Poi Padre Pio gli disse: "Allora prenotati pure per il cinquantesimo: io non ci sarò, ma tu sì." Tutto avvenne come Padre Pio aveva predetto. (Iasenzaniro, Testimonianze, parte seconda, 309-11)
Il grande passo Un Padre Domenicano disse a Graziano Borelli di chiedere a Padre Pio come si doveva impostare la direzione spirituale di una certa anima. Padre Pio disse a Graziano: "Digli di preparare quell'anima all'incontro con Dio. La preparasse al grande passo: la morte." Il Padre Domenico, quando ebbe la risposta, fece in sorrisetto di scetticismo. Dopo quindici giorni il domenicano telefono' a Borelli" dicendogli che quella signora era morta. (Iasenzaniro, Testimonianze, parte seconda, 312-3)
Quanto lavorerai! Bernardino Cardinale era stato operato a Roma: gli avevano asportato un polmone per intero e metà dell'altro. I medici consigliarono ai familiari di riportarlo a Bari per farlo morire nella sua casa. La moglie andò con Bernardino da Padre Pio a San Giovanni Rotondo. Bernardino disse a Padre Pio: "Padre vivrò, lavorerò? Non posso morire: ho un figlio di sei anni!" Padre Pio, battendogli più volte la mano sul petto rispose: "Vivrai, lavorerai, e quanto lavorerai!" E' ciò che avvenne. (Iasenzaniro, Testimonianze, parte seconda, 317-8)
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Proroga Padre Pio poteva prorogare la morte di una persona
Don Pierino Galeone: "Padre, una signora di Martina Franca, affetta da tumore, ha i giorni contati e vi chiede di pregare per lei." Padre Pio guarda in alto e poi dice: " E va bene! il Signore le concede una proroga." Nove anni dopo: "Padre, quella signora è tornata a star male." Padre Pio: "Io diedi una proroga, non la guarigione definitiva." La signora morì dopo meno di un mese. (Galeone, 81) Cancro scomparso Il dr. Francesco Ricciardi, di San Giovanni Rotondo, ateista e contrario alla religione e a Padre Pio, nel 1928 stava morendo di cancro allo stomaco. Egli rifiutò la visita dell'arciprete Giuseppe Prencipe, ma disse che si sarebbe confessato solo se Padre Pio andava da lui. Appena lo seppe, Padre Pio si recò immediatamente al suo capezzale, malgrado fuori fosse cattivo tempo. Il dr. Ricchiardi si confessò e ricevette anche da Padre Pio la comunione e l'olio degli infermi. Tuttavia, dopo tre giorni il dottore era guarito. Il cancro era sparito. Dr. Ricciardi riprese la sua normale attività, e ricominciò a frequentare assiduamente la chiesa. Egli morì dopo quattro anni di vita edificante. (Napolitano, Padre Pio, p. 143-4) (Cataneo, Padre Pio, 126) (Ruffin, Padre Pio, 340) (Gigliozzi, Padre Pio, 117-9) (Winowska, Il vero, 129-31) (De Robeck, Padre Pio, 65-6)
Cancro sparito Lo scrittore Luigi Antonelli, era stato diagnosticato con cancro che copriva l'area tra l'orecchio, la mandibola, e la spalla, e gli erano stati dati tre mesi di vita. Egli si recò da Padre Pio, e si confessò da lui. Antonelli riportò che durante la confessione la sua anima fu trasportata in uno stato celestiale, e una specie di corrente circolò nel suo corpo, ed ogni traccia del tumore scomparve. Tornato a casa, rifiutò qualsiasi intervento chirurgico e riprese la sua normale attività. Dopo diversi mesi scrisse sul Giornale d'Italia (22 novembre 1942): "Io mi sento di essere guarito miracolosamente. Antonelli visse tre anni felici prima di morire. (Cataneo, Padre Pio, 135-6) (Ruffin, Padre Pio, 242)
Padre Pio mi ha ottenuto nove anni (1968) Giuseppe Scatigna era ricoverato alla Casa Sollievo della Sofferenza nel 1968, pochi mesi prima che Padre Pio morisse. Egli era trattato per cancro terminale, melano sarcoma linfo ghiandolare. Nel frattempo Padre Pio mori. Giuseppe continuò a peggiorare, e a un certo punto il cancro era così avanzato che gli furono date non più di 48 ore di vita. Sua moglie riuscì ad avere da un frate del convento un pezzo di un pannolino usato da Padre Pio per asciugare il sangue della ferita al costato. Giuseppe e la moglie pregarono intensamente chiedendo cinque anni di vita per poter allevare adeguatamente la figlia adottiva che avevano. Nella notte Giuseppe ebbe un sogno in cui vedeva Padre Pio che cercava di sollevare un sasso enorme, mentre tanti ragazzini si prendevano beffa di lui. Quando si riprese dal sogno si sentì immediatamente meglio. Il giorno dopo, il medico gli chiese come si sentiva. Egli rispose: "Mi sento perfettamente guarito." Il medico lo esaminò e tutto gli sembrò normale. Tutte le analisi e i test che fecero risultarono negativi. Le radiografie non mostravano nessun segno di cancro. Egli fu dimesso completamente guarito. Era il 23 novembre 1968, trenta giorni dopo la morte di Padre Pio. Giuseppe tornò in Sicilia con la famiglia, e rimase in buona salute per quasi dieci anni. Prima di morire egli disse: "Io volevo cinque anni così che la mia figlia potesse crescere. Padre Pio me ne ha ottenuti nove. Così io sono riconoscente." Giuseppe fece una morte serena. (Cataneo, A Padre Pio, 7-13)
Due anni felici (1981) John e Elle Lynch vivevano in Canterbury, Inghilterra. Nel 1981, entrambi erano stati informati dai medici che presto sarebbero morti. John aveva insufficienza cardiaca congestizia terminale, e Elle aveva cancro del pancreas avanzato. Padre Pio comparve a John e sia il marito che la moglie guarirono quasi all'istante. I medici erano meravigliati e cominciarono a dubitare delle diagnosi che avevano fatto, ma essi avevano documentazione dei test fatti per John, e la chirurgia esplorativa per Elle. Per i due anni seguenti essi vissero felici e frequentavano la chiesa Cattolica. Dopo i due anni le malattie ricomparvero, ed essi morirono riconoscenti di aver avuto il tempo per mettere a posto le loro vita. (Ruffin, Padre Pio, 341)
Verrà a prendermi il 5 febbraio (1972) Nel novembre 1972 un uomo in Roma soffriva giorno e notte di cancro terminale. Un giorno, con diversi membri della famiglia intorno al letto, egli cominciò a inveire: "Mandate via quel frate. Non lo vedete? è un Cappuccino con la barba bianca. Egli mi chiede di andare con lui. Io non ci voglio andare. Mi ha detto che verrà a prendermi il cinque di febbraio. Adesso se ne sta andando." I familiari credettero che la malattia e le medicine gli avevano procurato delle allucinazioni. Ma egli improvvisamente si sentì bene, e riconobbe in una fotografia di Padre Pio il frate che aveva visto. Egli andò in chiesa ogni giorno e passò tutto il suo tempo a pregare. All'inizio di febbraio 1973 ebbe una ricaduta, e il cinque febbraio mori serenamente, con il nome di Gesù sulle sue labbra. (Ruffin, Padre Pio, 380) Verra' a prendermi molto presto (!981) Brian John, un ragazzo di Liverpool, nel 1971 stava morendo di leucemia. I genitori erano membri non praticanti della Chiesa d'Inghilterra. Essi volevano pregare e chiesero aiuto a un prete cattolico loro amico. Il sacerdote chiese loro di pregare a Padre Pio, di cui loro non conoscevano assolutamente niente. Due settimane più tardi, Brian disse ai genitori: " Avete visto l'uomo che mi venne a trovare ieri sera? Disse che si chiama Padre Pio. Ha un lungo vestito marrone ed ha buchi nelle mani e nei piedi. Quei buchi non gli fanno più male." Mentre Brian parlava, i genitori sentirono un bellissimo profumo che riempì tutta la casa. John vide Padre Pio per diverse sere. Una sera John disse alla sua mamma: "Mamma, devi chiedere a Dio un altro bambino. Padre Pio mi ha detto che verrà molto presto per portarmi dalla mia Signora". Pochi giorni dopo La sua salute deteriorò e fu portato all'ospedale, dove mori in pace. (Ruffin, Padre Pio, 380-1)
Alcuni anni di vita in più Padre Pio a Giuseppe Pezzini di Bologna che chiedeva di confessarsi: "Non vedi come sei nero? Vai a casa e ritorna fra tre mesi e ti confesserai. Preparati a soffrire." Tornato a Bologna, a un controllo medico gli scoprirono un cancro alla gola. Si fa operare e sembra che tutto procede bene per qualche anno. Poi per un riacutizzarsi del male i medici suggeriscono una seconda operazione. Giuseppe va da Padre Pio, che gli dice: "Ti tolgono solo le corde vocali. Ora devi stare lontano dai ferri." Col passare del tempo Giuseppe nota che tutti quelli che avevavo fatto una seconda operazione erano morti, e dice a tutti: "Padre Pio già mi ha dato alcuni anni di vita in più. Che voglio più?" Dopo qualche anno fu ricoverato alla clinica Mangiagalli di Milano dove sopportò con gioia il dolore, riceveva ogni giorno la comunione, e gli amici gli portavano messaggi di conforto da parte di Padre Pio. Giuseppe, così confortato, chiuse serenamente il suo penoso calvario che Padre Pio gli aveva preannunciato. (Iasenzaniro, Testimonianze, parte seconda, p. 242-4)
Dieci anni Angelo Cantrelli di Parma si era rivolto a Padre Pio in un momento di crisi della sua azienda, e divenne un figlio spirituale molto devoto. Andava frequentemente a San Giovanni Rotondo e portava offert per la Casa Sollievo. Durante il ritorno in treno da uno di questi viaggi fo colpito da un ictus. Il treno si fermò e Angelo fu ricoverato nella clinica Villa dei Pini presso Civitanova Marche. Padre Pio ne fu informato e mandò da Angelo Enzo Bersani per confortarlo. Ma il paziente non migliorava e la famiglia Cantrelli e gli amici di Parma si lamentavano per la "mancata assistenza" da Parte di Padre Pio: "Lui è andato da Padre Pio a portargli la carità per i malati e ha avuto la trombosi". Padre Pio apparve rattristato. Mandò di nuovo Enzo Bersani a Civitanova con un messaggio: "Di' ai familiari di stare tranquilli, perché' ho chiesto al Signore di concedergli ancora dieci anni di vita." Angelo migliorò e si ristabilì entro poche settimane; riprese le sue attività e morì dopo dieci anni. (Iasenzaniro, Testimonianze, parte seconda, 321-3)
Ho ottenuto un altro anno Padre Pio disse al dr. Karl Kisvarday, amministratore della Casa Sollievo della Sofferenza: "Carletto, il Signore ha già stabilito la data della nostra morte, però io sto dicendo una preghiera speciale per aggiungere un altro anno al tempo assegnato a te." Non molto tempo dopo, nel 1959 dr. Kisvarday fu portato in coma nella sezione di terapia intensiva di Casa Sollievo. Stette per tre giorni senza riprendere conoscenza, assistito dalla sua cameriera Paola Novak. Una notte Paola era tornata a casa esausta. Accanto al letto del dr. Kiswarday c'erano l'infermiera Margherita Cassano e una giovane suora. L'infermiera e la suora uscirono brevemente dalla stanza per meno di un minuto. Al loro ritorno esse videro un frate uscire dalla stanza e allontanarsi. Esse entrarono nella stanza insieme. Tutt'a un tratto il paziente disse: "Oh! Che bel profumo!" "è l'odore dell'alcool, disse Margherita che stava preparando una iniezione. "No, no, è il profumo di Padre Pio. Egli è venuto. Abbiamo parlato. Poi se ne è andato." Il dottore guarì e tornò a casa. Poco meno di un anno dopo questo episodio, dr. Kisvardai morì. Ma egli aveva ricevuto il suo anno in più di buona salute. (The Duchess, Magic, p. 120-1)
Altri otto anni Padre Marcellino raccontava che quando lui era cappellano nell'ospedale di Milano, era solito portare la comunione a un uomo malato di cancro alla gola. Quello gli disse che anni prima era stato a San Giovanni Rotondo, ma Padre Pio l'aveva trattato male dicendogli: "Va via, tu sei tutto sporco. Vattene via e preparati a morire." L'uomo tornò dopo tre mesi, e questa volta era preparato a mettersi in pace con Dio. Dopo la confessione Padre Pio gli disse: "Tu non ti devi fare l'operazione. Tu non devi essere toccato." L'uomo visse altri otto anni. Egli usava ripetere: "Io ho ricevuto due miracoli da Padre Pio. Il secondo è che sono vissuto per altri otto anni. Ma il primo miracolo che ho ricevuto da lui è stata la mia conversione." (Schug, Profile, 146-7) |
Frasi di Padre Pio a Cleonice Morcaldi
"Dio non manda le anime all'inferno. Sono loro che vogliono andare." (Cleonice, La mia vita, 284)
"Che cosa poteva fare di più Gesù, e che non abbia fatto? Ha versato fino all'ultima goccia il suo Sangue, per salvarci." (Cleonice, La mia vita, 284)
A proposito dell'inferno: "Scesi laggiù fra quei disgraziati e (Dio) mi fece sentire le pene che soffrono i dannati!" (Cleonice, La mia vita, 285)
"Vuotiamo il Purgatorio" Cleonice, La mia vita, 285)
"E tu non sai che satana ha paura di me?" (Cleonice, La mia Vita, 286)
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Padre Pio aveva il dono di saper se una persona era gia' in Cielo, e di poter accompagnare le anime in Paradiso.
E' già in Cielo Don Pierino andò da Padre Pio col pretore del paese. La sorella del pretore era morta l'anno prima, e padre Pio aveva detto che era in Purgatorio. Questa volta Padre Pio disse: "è già in cielo." (Galeone, 79)
Stanno in Paradiso pure loro Don Pierino: "Mia madre vuol sapere da voi dove si trovano i suoi genitori." Padre Pio: "Figlio mio, di' alla mamma che stanno in Paradiso." Dopo alcuni mesi: "Mio Padre è arrabbiato e vuol sapere pure lui dove stanno i suoi genitori." Padre Pio: "Stanno in Paradiso pure loro."(Galeone, 77-8) E' già in Paradiso Genoveffa de Troia, ora Venerabile, morì nel 1949 dopo 44 anni di feroci sofferenze. Padre Paolo Covino riporta: "Subito dopo la morte di Genoveffa Padre Pio mi disse: "E' già in Paradiso!" (Covino, 109-10)
E' in Paradiso Carmela Marocchino, ospite di Mary Pyle, era sorella di un frate cappuccino, Padre Vittorio da Canosa, morto all'improvviso, il 29 gennaio 1958, senza ricevere i sacramenti. Carmela chiese a Padre Pio perché Dio l'aveva portato via. Padre Pio: "sai cosa Gesù ha fatto di tuo fratello? Gesù è andato nel giardino. Li c'erano molti fiori, ma uno era più bello degli altri. Si è piegato sul più bello e lo ha colto. E' proprio questo quello che ha fatto Gesù con tuo fratello. E' salvo, ma dobbiamo pregare." Il 29 luglio 1958 Carmela chiese di nuovo. Padre Pio: "Figlia mia, noi sacerdoti siamo maggiormente responsabili dinanzi a Dio e quando ci troviamo dinanzi a lui, dobbiamo presentarci con timore e trepidazione. Pertanto continuiamo a pregare." Il 28 dicembre 1958 Carmela chiese di nuovo, e Padre Pio disse: "E' in paradiso." (Parente, Padre, 156-8)
Mandata in Paradiso Anna Tremigliozzi completò il corso di infermiera a Napoli e rimase lì a svolgere la sua professione per due anni. Padre Pio la chiamò a San Giovanni Rotondo per lavorare nel nuovo ospedale Casa Sollievo. Aveva 22 anni. Dopo un paio d'anni contrasse l'epidemia "asiatica" e morì. Tutti in famiglia erano angosciati e pensavano che magari sarebbe ancora viva se non avesse lasciato Napoli. Padre Pio disse a suor Vincenza, sorella di Anna: "Dove credi che è la sorella tua? L'abbiamo mandata in Paradiso!" Suor Vincenza prese a ripetere spesso a se stessa: "Chissà che fine avrebbe fatto la mia povera sorella se fosse rimasta a Napoli." (Iasenzaniro, Testimonianze, parte seconda, 341-2)
Cosa ha risparmiato il Signore Enzo Bersani presentò a Padre Pio due coniugi che avevano appena perso un figlio giovane. Essi si lamentavano della "tremenda punizione ricevuta da parte di Dio." Padre Pio li confortò assicurando che il figliuolo era in Paradiso. Accompagnando Padre Pio alla sua cella, Enzo Bersani sottolineava la grande prova a cui quei due erano sottoposti. Padre Pio: "Tu non sai che cosa il Signore ha risparmiato loro." (Iasenzaniro, Testimonianze, parte seconda, 341)
In Paradiso chi non ti aspetti A Padre Alessio: "Tu ti meraviglieresti nel trovare in Paradiso anime che non ti saresti mai atteso di vedere li'." (Parente, Padre, 110-1) Volata in Paradiso durante la Messa Carmela Fiorentino, la madre di Cleonice Morcaldi, morì il 2 aprile 1937. Il 4 maggio, Padre Pio disse a Cleonice dopo la confessione: "Stamani, durante la Messa, mamma tua se n'è volata in Paradiso." (Morcaldi, La mia vita, 126)
Il Paradiso sottosopra Margerita Cassano si confessò da Padre Pio "e lui mi strapazzò ben bene, non ricordo per quale motivo." Quando andò a fare le preghiere di penitenza Margherita si lamentò con i suoi santi protettori e chiese loro di farle capire quello che Padre Pio voleva da lei. Alla confessione successiva Padre Pio le disse: "Sei andata lamentandoti, riempiendo il mondo dei tuoi lamenti." Margherita: "Ma io non ho parlato con nessuno!" Padre Pio: "Ah si? Ed il Paradiso sottosopra chi lo ha messo?" (Iasenzaniro, Testimonianze, parte seconda, 252)
Credi che non posso venire dal Paradiso? Padre Costantino Capobianco disse a Padre Pio: "Io voglio morire prima di voi, così voi mi potete assistere." Padre Pio: "E tu credi che io non posso venire dal Paradiso?" (Capobianco, Words, p. 206-7)
Direttamente in Paradiso Elena Bandini, di Borgo San Lorenzo, Firenze, fu molto attiva nell'apostolato del terz'ordine francescano nel Mugello. Padre Pio le scrisse ventiquattro lettere tra il 1921 e il 1922. Nel 1937 si stabili' definitivamente a San Giovanni Rotondo. Elena Bandini morì nel 1955, tra grandi sofferenze, accettate senza pregare per la sua guarigione. (Epistolario III, 1049-1074). John McCaffery, lo scrittore irlandese che risiedeva temporaneamente a San Giovanni Rotondo, riporta che quando le sue sofferenze divennero difficili da sopportare Elena chiese a Padre Pio di poter morire, e Padre Pio: "Ancora un'altro po' di tempo." Quando Elena morì John disse a Padre Pio: "Certamente Elena è andata direttamente in Paradiso, senza nessuna sosta intermedia." Padre Pio: "Oh! Assolutamente senza nessuna sosta! (McCaffery, Tales, 74-6)
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Luminosita' celestiale di Padre Pio (radianza).
Gigante.
Lucia Iadanza La vigilia di Natale del 1922 un gruppetto di tre donne aveva preparato l'altare per la Messa di Padre Pio a mezzanotte. Dopo aver completato il lavoro si sedettero intorno a un braciere per riscaldarsi un po' in attesa dell'orario. Mentre le altre due sonnecchiavano, Lucia Iadanza continuò a recitare il rosario. Ad un tratto, dalla scala interna della sacrestia, scese Padre Pio e si fermò vicino alla finestra. Aveva in braccio Gesù Bambino e il suo volto era tutto raggiante. Quando la visione scomparve Padre Pio s'accorse che Lucia era sveglia e lo stava fissando attonita. Padre Pio: "Lucia, che hai visto?" Lucia: "Padre, ho visto tutto." Padre Pio: "Non dire nulla a nessuno (Modestino, Io, 41) (Capuano, 275)
Nicola Pazienza Padre Agostino Da San Marco in Lamis: "Nicola Pazienza, un contadino che abita vicino alla nostra clausura, dirimpetto alle finestre delle nostre stanze, mi raccontò che anni orsono, mentre egli dormiva d'estate sull'aia, si sveglio' di botto e vide la stanza del Padre Pio verso mezzanotte tutta illuminata da una luce più fulgida del sole, e il Padre risplendente in mezzo a questa luce. Nicola a tale visione esclamo' tra sè: "Mio Dio, che sarà il Paradiso?" (Agostino, Diario 189) (Capuano, 277-8)
Padre Raffaele Padre Raffaele da S. Elia a Pianisi, testimoniò in un suo manoscritto: "Dormivo nella cella di fronte alla cella #5 dove stava p. Pio. Verso mezzanotte mi levo dal letto quasi spaventato. Il corridoio era nell'oscurità rotta dalla luce incerta di un lumicino al petrolio. Mentre stavo sull'uscio per uscire, ecco che passa p. Pio che torna dal coro ove era stato in preghiera. Era mezzanotte! P. Pio, tutto luminoso, con Gesù bambino tra le braccia, andava a lenti passi e mormorava preghiere. Passa davanti a me, tutto raggiante di luce, e non si accorge della mia presenza. Solo alcuni anni dopo sono venuto a sappere che il 20 settembre ricorreva l'anniversario delle sue stimmate." Padre Pio Capuano quota e cita: Padre Raffaele, Manoscritto: "Brevi cenni riguardanti la vita di p. Pio e la mia lunga dimora di 35 anni con lui" MS f 38s). (Capuano, Con P. Pio, p. 275)
Il giovane universitario Cleonice Morcaldi: " Arriva un giovane universitario, molto spiritoso. La fidanzata lo esorta ad ascoltare una Messa. Per accontentarla, ne ascolta una; ma poi per una decina di giorni lo si vede in chiesa, sempre allo stesso posto. Un giorno piangeva come un bambino. La fidanzata ci disse, in segreto, che fin dal primo giorno vide il Padre con paramenti tutti illuminati di una luce che abbagliava, poi con la corona di spine a forma di cappello, e il viso rigato di sangue. Fu allora che andò da Padre Pio per raccontargli quello che ogni mattina vedeva. Il Padre gli disse: "Ringrazia il Signore, non ti impressionare, perché io non soffro quanto tu vedi. Mi raccomando di non parlarne a nessuno. I segreti di Dio si tengono nel cuore. Il Signore ti ama. Studiati di essergli sempre fedele." (Morcaldi, La mia vita, p. 66)
Sembianze di Gesù Don Pierino: "Una mattina servivo la Messa a Padre Pio. Al momento che mi doveva dare l'ostia della comunione vidi chiaramente Padre Pio cambiare le sue sembianze in quelle di Gesù. Era di statura normale, in abiti sacerdotali, occhi sereni, volto dolce, labbra con cenno di sorriso. Dopo, vidi Padre Pio riprendere le sue sembianze. Nessuno se ne accorse, perché nessuno me ne parlò." (Galeone, 69-70)
In un alone di luce Giuseppe Vitiello di Ponza, che era marittimo su una petroliera, testimoniò: "Ogni sera a bordo recitavo le preghiere e facevo l'esame di coscienza, ma non trovavo pace perche' non riuscivo a trovare una ragazza per sistemarmi. Una notte mentre dormivo mi svegliai, avvertendo una presenza nella cabina. Vidi chiaramente davanti a me, in un alone di luce, un personaggio con la barba che mi disse: "Vienimi a trovare." Io pensai che fosse San Silverio, il patrono di Ponza. Ma sbarcato a Cagliari sentii parlare per la prima volta di Padre Pio. Lo andai a trovare quando si sposò una mia cugina di Mercogliano. Padre Pio mi disse: "Tu non vai a messa. Quando torni a terra, i parenti li vai a trovare, ma a messa non vai." Visitai Padre Pio altre due volte ed ebbi finalmente il coraggio di domandargli se il personaggio misterioso apparsomi era lui. Padre Pio: "Sì sono stato io. E ti ho chiamato per farti trovare bene nella vita". Giuseppe: "A San Giovanni Rotondo conobbi una ragazza. Padre Pio mi disse: "Sposati. Le nozze saranno benedette da me". E così avvenne." (Iasenzaniro, Testimonianze, parte seconda, 349-51)
Diventò luminoso Daniele Cerioni, nativo della Sardegna e residente a Roma descrisse in una lettera a Fra Daniele la sua esperienza assistendo alla messa di Padre Pio: "Mentre insieme ai fedeli ero in attesa che P. Pio venisse in chiesa per celebrare la santa messa, ho visto uscire dalla sagrestia due file di angeli che lo precedevano: il Padre aveva a fianco la Madonna. Si accostò all'altare, mentre la Madre di Dio si mise a un lato. Appena cominciò il salmo "Introibo ad altare Dei", P. Pio diventò luminoso e tale rimase per tutto il tempo della celebrazione. All'elevazione apparve Gesù che si fondeva in P. Pio: facevo fatica a distinguere le due persone. Alla comunione la fusione divenne totale, per effusione d'amore". Il Cerioni conclude lo scritto, pregando fra Daniele di domandare a P. Pio se quanto ha visto sia stata solo un'immaginazione fantastica o corrisponde invece a realtà. Fra Daniele va nella cella del Padre e, mettendogli la lettera nelle mani, gli chiede se quel figlio spirituale ha visto giusto. Il Padre scorre lentamente quelle righe e poi dice: «La prima parte, quella che accenna alla presenza degli angeli e della Madonna intorno all'altare, è così». E rimane in silenzio. «Padre — dice fra Daniele — , se è vera la prima parte, è vera anche la seconda parte». E P. Pio acconsente con un cenno di capo. (Iasenzaniro, The Padre, Testimonies, third part, 668-9)
Radiazioni luminose Il dr. Giorgio Festa scrisse che mentre osservava la ferita del costato "fresca e vermiglia a forma di croce", "l'escara che la copriva era caduta e dai suoi contorni si sprigionavano brevi, ma evidenti radiazioni luminose." (Festa, Misteri, 215)
Gruppi di Preghiera: Padre Pio fulgido come il sole: Raggi di rose bianche e rosse Vittorina Ventrella nel dormiveglia ebbe una visione. Le sembrò di vedere il cielo pieno di splendore, in mezzo al quale vi era un sacerdote dal volto di Padre Pio, vestito di ricchissimi paramenti sacri, tempestati di perle e di gemme preziose. Il volto di Padre Pio divenne fulgido come il sole, da cui partivano, in tutte le direzioni, innumerevoli raggi che si perdevano nell'infinito. I raggi erano formati da miriadi di piccole rose bianche e rosse. Dileguatasi la visione si accorse di essere sveglia. Il mattino di buonora si recò in chiesa. Padre Pio , quando la vide, la fece avvicinare e disse: "Sei venuta a dirmi ciò che hai visto questa notte." Vittorina: "Devo crederci o è stato un sogno?" Padre Pio: Tu ne dubiti?" Vittorina: "Padre, che cosa significano tutti quei raggi luminosi, formati da migliaia e migliaia di piccole rose bianche e rosse, che partivano da Voi in tutte le direzioni?" Padre Pio: "I raggi simboleggiano i Gruppi di preghiera che si diffondono in tutto il mondo. Le rose bianche rappresentano le anime che si sforzano di vivere nella grazia, nell'amore di Dio, e nella carità fraterna. Le rose rosse rappresentano le anime che portano con gioia la croce della sofferenze e, unite a Gesù e a me, collaborano alla conversione dei peccatori e alla salvezza dei fratelli." (D'Apolito, Padre, 242-3)
Un gigante Fra Daniele Natale e Padre Agostino da San Marco in Lamis stavano pregano nel coro della chiesetta di Santa Maria delle Grazie. All'improvviso Padre Pio aprì a porta ed entro'. Era un gigante, un uomo enorme di fronte a loro. Era così alto da raggiungere l'altezza del Crocifisso che diede le stimmate. Si inginocchio' per circa quindici minuti. Quando si alzò divenne di nuovo normale. Essi rimasero senza fiato. Fra Daniele e Padre Agostino commentarono tra loro: "Noi non capiremo mai chi è veramente Padre Pio." (Iasenzaniro,The Padre testimonies, third part, 591-2) |
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