Casa Sollievo della Sofferenza |
Il nome "Casa sollievo della Sofferenza Nel suo Diario, il dottor Sanvico annota che due giorni dopo, 11 gennaio 1940, Padre Pio gli indicò il terreno su cui doveva essere costruito l’Ospedale. Era un appezzamento di suolo demaniale adiacente al convento e in parte già assegnato in concessione ad una figlia spirituale, Maria Basilio, che lo aveva chiesto al Comune per costruirvi un’opera di beneficenza. E il dottor Sanvico, sempre nel suo Diario, aggiunge che la domenica seguente, 14 gennaio 1940, avendo «domandato al Padre quale nome intende dare all’Opera», egli subito gli rispose: «Casa Sollievo della Sofferenza». (Chiocchi e Cirri, vol. II, 23-4) |
Guglielmo Sanguinetti Svolgeva la professione di medico. Per accontentare sua moglie Emilia, solo "come autista' accewtto' di recarsi a San Giovanni Rotondo per otto giorni. Si fermo' quaranta giorni, durante i quali assaporo' la gioia di una sincera conversione. Padre Pio vide in lui l'uomo che avrebbe saputo realizzare la sua opera. Gli espose i suoi progetti e poi aggiunse: "Tu lavorerai per me." Con la moglie si trasferi' a San Giovanni Rotondo e si dedico' alla realizzazione della Casa Sollievo della Sofferenza, che segui' dal primo colpo di piccone (15 aprile 1947) all'apertura del Poliambulatorio (25 luglio 1954), come "braccio destro" obbediente, amico e devoto figlio spirituale di Padre Pio. Angelo Sanguinetti e sua moglie Emilia Spilmann Busto in onore del dr. Sanguinetti all'ingresso della Casa Sollievo della Sofferenza Sanguinetti Il dr. Sanguinetti mostra a Padre Pio un'apparecchiatura dell'ospedale |
Dr.
Kiswarday Il dr. Carlo Kiswarday era un farmacista di Zara. Era un uomo molto ricco. Possedeva una farmacia, case e terreni. Era sposato con Mary, una signora gentile, figlia di un conte, e non avevano figli. Cattolico fervente, era affascinato dai segni carismatici. Saputo di Padre Pio, lui e la moglie si recarono da lui. Dopo averlo conosciuto Padre Pio suggerì: "Fatti una casetta quì. Ti voglio vicino a me. Ti voglio molto vicino a me." I Kiswarday comprarono un terreno e costruirono una villa su viale dei Cappuccini, molto vicino al convento. (Allegri, La vita, 506-7) |
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Seconda Guerra Mondiale Purtroppo la tragica parentesi della seconda guerra mondiale (1939-1945) bloccò sul nascere l’avvio della progettazione appena iniziata. Nel timore che le offerte fino allora pervenute potessero subire una svalutazione, il comitato, durante quel periodo, investì il denaro nell’acquisto di una tenuta a Lucera (Preziuso, The life, 158) |
Il Fondo Mario Gambino I devoti ammiratori di Padre Pio vennero coinvolti in una gara di generosità. Mario Gambino, un operaio italo-americano, spedì 5 dollari, e, subito dopo, altri 10: un dollaro per ciascuno dei suoi 10 figli. Un obolo questo che consentì di costituire il «Fondo Mario Gambino», fondo che, come scrisse il dottor Sanguinetti, «sarà quello che ci permetterà di assistere tutti i malati poveri che faranno appello alla carità di questa nostra Opera, che di carità è fatta, alla carità si ispira, nella carità ha la sua ragione di esistere». Infatti, per tanto tempo, il «Fondo Mario Gambino» diede la possibilità ai poveri non assistiti da mutua di essere curati nella Casa Sollievo della Sofferenza. (CHIOCCI e CIRRI, vol. II, pp. 30-31) |
Fiorello La Guardia La promessa di intestare l’ospedale a Fiorello La Guardia, fatta dal delegato dell’UNRRA Robert G. A. Jackson alle autorità governative americane per ottenere i finanziamenti, costituisce un piccolo incidente di percorso. Lui, infatti non sapeva che Padre Pio aveva già fissato, anche in forma solenne, il nome dell’ospedale. L’ospedale di San Giovanni Rotondo, quindi, idealmente ha due nomi. Il primo, quello ufficiale, lo ricollega ad un progetto di ispirazione divina; il secondo lo lega ad un gesto umano di sconfinata generosità caritativa. La riconoscenza verso le autorità americane è comunque rimasta immutata nel tempo, così come il ricordo di tutte le persone che hanno reso possibile il miracolo del Gargano. Oggi, ai piedi della scalinata che conduce all’ospedale, un lapide, affissa a fianco ad una fontana a forma di conchiglia, ricorda Fiorello La Guardia e la generosità dell’UNRRA. L’epigrafe recita:
LA SOCIETA’ CASA SOLLIEVO DELLA SOFFERENZA INIZIAVA CON LA POSA DELLA PRIMA PIETRA IL 16 MAGGIO 1947 QUESTA GRANDE OPERA DI CARITA’ CRISTIANA IL 21 GIUGNO 1948 AGLI ALTRI BENEFATTORI SI UNI’ UN POSSENTE AIUTO CON I FONDI UNRRA LA FRATELLANZA UMANA ATTRAVERSO GLI OCEANI LA SOCIETA’ GRATA E RICONOSCENTE RICORDA QUESTO OSPEDALE IN NOME DI FIORELLO LA GUARDIA PRESIDENTE DELL’UNRRA E SINDACO DI NEW YORK (Giulio Giovanni Siena, Padre Pio e San Giovanni Rotondo, Due nomi per l'ospedale di Padre Pio, 10 febbraio 2009) http://www.padrepioesangiovannirotondo.it/piosgr/?p=114 Fiorello La Guardia, il sindaco di New York, gia' direttore dell' UNRRA. Nacque a New York. I suoi genitori erano emigrati negli Stati Uniti da Cerignola, Foggia. Due nomi: Casa Sollievo e Fiorello La Guardia Per alcuni mesi Casa Sollievo si chiamò anche Clinica Fiorello La Guardia. |
Convegno di Cardiologia il 5-6 maggio, e visita a Pio XII l'8 maggio 1956 Vi furono poi vari discorsi di circostanza: quelli del marchese Sacchetti, dell’ing. Ghisleri, del sindaco Morcaldi, del prof. Gustav Nylin e del dott. Gigliozzi. Alla fine, Padre Pio e il cardinale Lercaro tagliarono insieme il tradizionale nastro. All’inaugurazione era stato abbinato un simposio sulle affezioni coronariche, presieduto dal prof. Pietro Valdoni, e con la partecipazione di clinici di fama mondiale, italiani e stranieri. Nel pomeriggio di quello stesso giorno furono aperti i lavori del simposio. La sera del giorno dopo l’inaugurazione, il 6 maggio 1956, i medici congressisti, prima di congedarsi, si recarono nel convento per salutare Padre Pio, che stimolato a dire qualcosa. E Padre Pio: «Che vi devo dire? Anche voi siete venuti al mondo, come sono venuto io, con una missione da compiere. Badate: vi parlo di doveri in un momento in cui tutti parlano di diritti. Io religioso e sacerdote ho una missione da compiere; come religioso, come cappuccino, l’osservanza perfetta ed amorosa della mia regola e dei miei voti; come sacerdote la mia è una missione di propiziazione; propiziare Iddio nei confronti dell’umana famiglia. [...] Voi avete la missione di curare il ma-lato; ma se al letto del malato non portate l’amore, non credo che i farmaci servano molto. Io ho provato questo: il mio medi-co, quando nel 1916-1917 fui malato, curandomi mi recava pri-ma di tutto una parola di conforto. [...] Portate Dio ai malati: varrà più di qualsiasi altra cura. E il Signore vi benedica, voi tutti, le vostre famiglie ed in modo particolare il vostro lavoro e i vostri malati. Questo è l’augurio più fervido del sacerdote» Due giorni dopo, l’8 maggio 1956, i medici congressisti vennero ricevuti da Pio XII, il quale si rivolse loro parlando delle finalità della Casa Sollievo: «...L’ospedale di San Giovanni Rotondo, che apre ora i suoi battenti, è il frutto di una delle più alte intuizioni, di un ideale lungamente maturato e perfezionato a contatto con i più svariati e più crudeli aspetti della sofferenza morale e fisica dell’umanità... L’ammalato, posto nelle condizioni ideali dal punto di vista materiale e morale, stenterà meno a ricono-scere, in coloro che lavorano alla sua guarigione, degli ausiliari di Dio, preoccupati di preparare la via all’intervento della Gra-zia, e l’anima stessa sarà così ristabilita nella piena luminosa intelligenza delle sue prerogative, della sua vocazione naturale...» (Giannuzzo, San Pio, 325) La sera dell’inaugurazione dell’ospedale il prof. Waugensteen, medico statunitense, dopo aver sentito Padre Pio parlare della professione medica, esclamò: «Qui tutto è bello, buono, meraviglioso. Ho però un cruccio: che di padre Pio al mondo ve ne sia uno solo. Peccato che non ve ne siano di più». Quando gli tradussero la frase, Padre Pio scoppiò in una risata e si coprì la faccia dicendo: «Poveri noi!… Dio ce ne scampi e liberi!» Giulio Giovanni Siena, Padre Pio e San Giovanni Rotondo, Due nomi per l'ospedale di Padre Pio, 10 febbraio 2009 http://www.padrepioesangiovannirotondo.it/piosgr/?p=114 Il Marchese Giambattista Sacchetti parlò come presidente del consiglio di amministrazione di Casa Sollievo. I medici del convegno ricevuti da Pio XII |
Secondo anniversario 5 maggio 1958 Il 5 maggio 1958 Padre Pio celebra messa all'aperto, nel secondo anniversario di Casa Sollievo. |
Nuova ala nel 1958 Il 16 luglio 1958 Padre Pio benedice la prima pietra della nuova ala in costruzione che espande la recettività di Casa Sollievo da a 600 letti. |
Morte di Padre Pio Padre Pio mori' il 23 settembre 1968 |
Video della costruzione di "Casa Sollievo della Sofferenza" e di altri eventi dell'epoca , in italiano
Pio XII e i Gruppi di Preghiera Groups, Angelo Lupi.
Parte seconda 2: Padre Pio tra i fedeli, testimonianze di Franco Lotti e Jean Guitton, Cardinal Lercaro, il discorso di Padre Pio all'inaugurazione nel 1956
Parte terza 3: La nuova chiesa, Padre Pio va a votare, la Madonna of Fatima nel 1959, I papi. La Messa.
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